Largo Passamonti, parcheggio del Verano, lato scalo San Lorenzo. È qui che da mesi ormai c’è un vero e proprio “camping” che costeggia il muro del camposanto. Un popolo di vivi che abita accanto ai morti. All’inizio erano spuntate solo quattro-cinque roulotte. Con il passare del tempo se ne sono aggiunte molte altre, ora se contano almeno 35 intervallate da tende da campeggio e giacigli di cartone. Tutte posizionate una in fila all’altra, con alle spalle il muro che li separa dalle prime tombe dello storico cimitero della Capitale. Residence viaggianti e persone in abiti adamitici appena svegli. Questo è quello che vedono ogni giorno gli automobilisti che,
una volta usciti dalla Tangenziale (direzione San Giovanni), escono all’uscita scalo di San Lorenzo. Subito dopo la prima curva, ecco il degrado: panni stesi, latrine a cielo aperto. Ma anche rifiuti, teli, ombrelloni, pezzi di mobilia varia. «Ma come è possibile aver lasciato crescere a dismisura una situazione simile – raccontano alcune studentesse che abitano in via dei Reti – nessuno parcheggia più l’auto in quello spazio: abbiamo paura». Venerdì alcuni uomini della Polizia locale sono stati minacciati con tanto di accetta alla mano, da un 27enne del Mali. Gli era stato chiesto di spegnere un falò e di esibire i documenti, ma il giovane, che bivaccava sotto il cavalcavia davanti al cimitero, nell’area del camping, più verso i giardinetti, non solo si è rifiutato, ma ha minacciato tre agenti del Pics (Pronto intervento centro storico) con un’accetta lunga almeno 30 centimetri. Fonte: il Messaggero