Tra una raccomandata e un bonifico, il vaccino si prenoterà anche allo sportello postale. La Regione e Poste Italiane, in vista della campagna che a febbraio interesserà la fascia degli over 80, stanno lavorando all’accordo. La stretta di mano dovrebbe arrivare già nelle prossime ore e consentire agli anziani, popolazione che più delle altre frequenta gli uffici postali per il ritiro delle pensioni, di fissare l’appuntamento per la somministrazione del farmaco anti-Covid. “Speriamo di poter annunciare questa novità già nelle prossime ore. Vogliamo dare ai romani e al resto degli abitanti del Lazio la possibilità di effettuare la prenotazione non solo negli studi dei medici di famiglia”, auspica
l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. La mossa serve da una parte a snellire le operazioni e dall’altra a evitare assembramenti negli studi dei dottori, normalmente presi d’assalto durante questa fase dell’anno. Figurarsi all’era del coronavirus. Resta, però, il problema delle dosi dopo l’ultimo annuncio di Pfizer: arriverà il 29% in meno delle fialette previste. Un traguardo che, come detto, non tiene ancora conto degli anziani. Gli over 80 sono oltre 470 mila e per vaccinarli, incrociando le dita e
sperando in buone notizie al capitolo forniture, la Regione si affida ai 4.000 medici di famiglia del Lazio, alle 1.500 farmacie e agli hub delle Asl. Poi c’è il discorso avviato con Poste Italiane. Se andrà in porto, la macchina allestita dalla Pisana potrà correre più veloce.